“Questo sito è dedicato a Marthe Blouin” (Ottawa, 1954 – 2020).

19 Aprile 22 | Editoriali

Battaglia per gli agnelli. E i vitelli?

Come ogni anno, a Pasqua, inizia la battaglia contro la mattanza degli agnelli. Una parte di me si sente in colpa perché a me piace tantissimo, soprattutto con le patate al forno. Ma nel dibattito trovo anche tanta ipocrisia. Altri cuccioli vengono consumati: ci sono i vitelli e i maialini da latte. Perché nessuna battaglia? Poi, i vegetariani, se mangiano prodotti derivati dagli animali, accettano che questi vivano in condizioni disumane. Ultimo punto: la caccia. Chiunque mangi carne accetta che qualcun altro uccida l’animale. Allora perché i cacciatori (attenzione, non sono i bracconieri) vengono demonizzati?

Trascrizione

Ecco che a Pasqua riparte la polemica sulla tradizione di mangiare l’agnello. Quest’anno a fare la voce grossa è stata la senatrice vegetariana del PD, Monica Cirinnà, la quale ha detto: “Chi mangia l’agnello è un cannibale”. Ora, ogni volta che io sento queste cose mi viene un misto di emozioni, la prima è ovviamente il senso di colpa perché noi l’agnello lo abbiamo sempre mangiato. Mia madre, ad esempio, lo cucinava benissimo, poi noi non potevamo mangiare con le mani, senza parlare poi delle patate al forno che accompagnavano. L’altra emozione che mi viene, però, è quella di fastidio perché io ci vedo tanta ipocrisia. Allora, qualche anno fa Luciana Littizzetto fece una battuta nel periodo pasquale, dove disse “Sì, va bene tutta questa battaglia contro l’uccisione degli agnelli, però io vorrei vedere e fare la stessa battaglia per le trote salmonate”. Intendeva dire che l’agnello è carino e quindi si fa la battaglia mentre per gli altri no. Ora, invece di andare a prendere le trote salmonate, sono andata a fare una piccola ricerca al fine di trovare dei dati sugli altri animali cuccioli che noi consumiamo normalmente. Sono dati ISTAT che riguardano il 2021. Sono andata a vedere i maialini da latte e anche i vitelli che sono sotto gli 8 mesi, quelli veramente piccoli quindi. Allora, i dati dicono che ogni anno vengono macellati più o meno 352 mila maialini da latte, più di 2 milioni di agnelli e 594 mila vitelli. Ora, è chiaro che i numeri degli anelli sono molto più alti, però bisogna anche dire che sono pure animali più piccoli, e allora sono andata anche a fare il calcolo partendo dal peso medio di questi animali per capire quanti kili vengono macellati ogni anno. Quindi, i maialini da latte vengono macellati, su per giù, 1 milione e mezzo di kili, gli agnelli 30 milioni di kili, vitelli 89 milione di kili, praticamente dunque, 3 volte quanto gli agnelli. E allora, perché non si fa la battaglia per i vitelli? Perché sono meno carini? Altra ipocrisia che voglio sottolineare e che riguarda la senatrice Cirinnà riguarda il fatto che lei è vegetariana e non vegana, il che significa che il latte, le mozzarelle, il parmigiano, le uova, le mangia. Noi sappiamo che questi prodotti, quando arrivano nei nostri supermercati, arrivano da animali trattati in modo disumano. E allora, perché questo va bene e quell’altro no? Parto da questo per affrontare un altro tema che fa scoppiare una polemica enorme che è quello della caccia. Io sono cresciuta anche in parte in Toscana e vengo da una famiglia di cacciatori, e vi dico sinceramente e senza vergogna, che io non ho mai conosciuto persone più amanti e rispettose della natura dei cacciatori, bisogna fare molta attenzione alla differenza tra loro e i bracconieri. Riguardo a questo vi dico che le regole, per esempio sulla caccia al cinghiale in Toscana, sono molto permissive, sono loro stessi che si sono dati regole molto più restrittive e, da questo punto di vista, voglio sottolineare che non è che siamo persone orribili che cacciano, noi prima ancora di essere allevatori eravamo cacciatori, quindi questo c’è sempre stato. L’ultimo punto che voglio fare riguarda gli animali, che uno dice “Noi siamo molto peggio di loro”. Io vi dico sinceramente che da quando sono bambina vedevo i documentari sugli animali, ne ho visto uno sui leoni dove uno di loro andava a sbranare i cuccioli. Insomma, non era una immagine che mi lasciava tranquilla. Pertanto, non è che noi siamo peggio degli animali, noi si va a prendere il cibo che vogliamo prendere e, anche qui, per parlare di ipocrisia, è molto più facile andare a prendersi la fettina al supermercato senza doversi prendere la responsabilità di uccidere l’animale, ma l’animale viene comunque ucciso da qualcun altro. Concludo dicendo che sono una persona che ama la nostra tradizione culinaria, quindi, per favore, non toglietemi le tagliatelle al ragù di cinghiale. Ecco, concludo qua queste riflessioni. So che tanti non troveranno questa cosa molto bella, ma ne approfitto per augurarvi una buona e serena Pasqua.

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